• Redazione Fiamma Srl
  • Nessun commento

Gli attraversamenti impiantistici e le tipologie di protezione antincendio

Torniamo ad occuparci di compartimentazione ed attraversamenti impiantistici, specificando meglio la natura di questi ultimi.

Come abbiamo già visto, una delle misura più importanti della protezione antincendio passiva è la compartimentazione, vale a dire la suddivisione di un edificio in partizioni perfettamente isolate.

Questo accorgimento consente di contenere un incendio, impedendo la propagazione di fumo, calore e fiamme negli ambienti attigui per un determinato periodo di tempo, che viene indicato dal valore REI.

La compartimentazione si ottiene isolando le aree in cui è diviso l’edificio attraverso dispositivi come pareti e porte tagliafuoco, pannelli antincendio, pitture intumescenti.

Tuttavia ciò non è sufficiente ad isolare completamente, perché in ogni costruzione esistono dei passaggi “aperti” di tipo specifico: gli attraversamenti impiantistici.

Gli attraversamenti impiantistici

[ torna al menu ]

attraversamenti impianti

Sono definiti attraversamenti impiantistici gli alloggiamenti di impianti come:

  1. cavi elettrici 
  2. tubazioni metalliche
  3. canaline 
  4. condotte e griglie di aerazione
  5. tubazioni in polimero per scarichi o impianti di riscaldamento
  6. giunti strutturali lineari

Per poter garantire un’adeguata protezione antincendio passiva è ovviamente necessario isolare anche questi attraversamenti.

Lasciarne anche solo uno non protetto genera un elemento di debolezza e vulnerabilità agli incendi in tutta la struttura, perché fa venir meno le caratteristiche di ermeticità, o tenuta, e di isolamento. 

Come proteggere, quindi, gli attraversamenti di tubature, cavi, impianti di condizionamento?

Modalità di protezione degli attraversamenti impiantistici

[ torna al menu ]

un tipo di attraversamento impiantistico

Per garantire la sicurezza antincendio per gli attraversamenti di impianti, è necessario sigillare tutti i punti “aperti” della muratura, esterni e interni, vale a dire, sigillatura di: 

  • Luce interna di canaline e tubature
  • Giunti lineari 
  • Fessure tra tubature e muratura

Vediamo qualche esempio di materiali sigillanti:

Mastici, schiume e sigillanti ignifughi

Normalmente i sigillanti hanno un rilascio molto basso di sostanze pericolose in caso di incendio, aderiscono a tutte le superfici, sono impermeabili, inodori e resistenti all’esposizione al sole. 

La schiuma può chiudere piccoli passaggi e giunti, incollare pannelli di lana di roccia o sigillare porte.

Collari antifuoco

Progettati per mettere in sicurezza tutti gli attraversamenti di settori compartimentati che prevedono il passaggio di tubazioni combustibili, sia a parete che a solaio,.

Sigillano scarichi igienico-sanitari, tubature per l’aerazione degli ambienti, discendenti pluviali, corrugati, cavi di impianti elettrici ecc. 

In caso di incendio, i collari, che contengono strati di materiale intumescente, si espandono fino a ostruire completamente la luce interna.

Di fatto, mentre la tubatura pian piano si consuma, il collare provvede a sigillare ogni possibile via di fuga di fumo, fiamme e calore verso il compartimento limitrofo.

Sacchetti antifuoco per canaline portacavi

Sono cuscinetti antifuoco che contengono materiale intumescente

Al crescere della temperatura (oltre i 180°C), iniziano ad espandersi, sigillando la canalina e impedendo il passaggio di fumo e fiamme.

Le tipologie sono numerose e vanno ovviamente scelte a seconda del tipo di impianto/attraversamento che si va a proteggere.

Avremo modo di approfondire ancora l’argomento.

Per approfondire in merito agli attraversamenti impiantistici…

[ torna al menu ]

Vi ricordiamo che noi di FIAMMA siamo sempre a disposizione per approfondimenti,  consulenze ed attività di analisi e progettazione di soluzioni antincendio personalizzate.

Autore: Redazione Fiamma Srl