Gli impianti di spegnimento automatico: il fulcro della sicurezza antincendio

In questo articolo parleremo degli impianti di spegnimento automatico antincendio, delle loro caratteristiche e modalità di funzionamento.

L’incendio, ricordiamolo sempre, rappresenta una delle più gravi emergenze a cui ogni edificio o struttura può essere esposto. Non solo può mettere a rischio la vita delle persone, ma può anche causare danni materiali di notevole entità. 

Per questo motivo, la prevenzione incendi è una priorità assoluta per qualsiasi ambiente. E per operare in modo adeguato ed efficace, seguendo la legislazione di settore, bisogna affidarsi sempre a professionisti certificati e di lunga esperienza come F.I.A.M.M.A Antincendio.

Cosa sono gli impianti di spegnimento automatico?

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Gli impianti di spegnimento automatico sono dei sistemi antincendio che si attivano automaticamente in caso di rilevamento di fumo, temperature elevate o altre condizioni di pericolo. 

L’obiettivo principale di questi sistemi è quello di spegnere l’incendio senza (nei limiti del possibile) l’intervento umano, in modo rapido ed efficace, garantendo la sicurezza delle persone e minimizzando i danni.

Tali impianti sono costituiti da sistemi di stoccaggio che contengono l’agente estinguente (liquido o gassoso), e da una rete di tubazioni dotate di ugelli erogatori. 

Gli impianti con agenti estinguenti come gas o schiuma, vengono stoccati in batterie di bombole, mentre in caso di liquidi (acqua, water mist, ecc) viene realizzato un impianto idrico.

Le tipologie di impianti di spegnimento automatico

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Esistono diversi tipi di impianti di spegnimento automatico, classificabili in base all’estinguente utilizzato. I principali tipi di impianti di spegnimento automatico, progettati e posti in opera da F.I.A.M.M.A., sono:

Gli impianti  a gas. Rilasciano una sostanza gassosa che spegne l’incendio in modo rapido e senza lasciare residui.
I gas:

• INERTI: IG01, IG55, IG100, IG 541
• FK5-1-12

Gli impianti di spegnimento automatico a SCHIUMA a bassa, media e alta espansione. Sono costituiti da serbatoi di varie dimensioni in cui viene stoccato l’agente estinguente. Rilevato l’incendio, la schiuma viene erogata dagli appositi ugelli, ricoprendo il locale protetto.

Molto diffusi, gli impianti di spegnimento automatico ad acqua – SPRINKLER – , che proteggono grandi aree come magazzini e depositi. Gli ugelli erogatori, chiamati sprinkler, sono sigillati da un’ampolla termosensibile, che in caso di incendio si rompe attivando l’impianto di spegnimento.
A loro volta si suddividono in:

• sistemi ad umido
• sistemi impianto sprinkler a secco
• sistemi a preazione
• sistemi a diluvio

Ricordiamo che gli impianti antincendio con sistemi di tubazioni a rete idranti, così come gli sprinkler, necessitano, secondo la normativa antincendio UNI 12845 e UNI 10779, di impianti di spegnimento incendi con gruppi pompaggio e riserve idriche.

Anche l’impianto water mist fa parte dei sistemi di spegnimento ad acqua, agendo a pressioni comprese tra gli 80 e 140 bar, in grado di produrre una nebbia composta da particelle d’acqua microscopiche.

Gli impianti di spegnimento ad aerosol, infine, utilizzano i sali di potassio come agente estinguente erogati in microparticelle polverose che aggrediscono l’incendio e lo soffocano. 

Quale tipo di impianto di spegnimento automatico scegliere?

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Ovviamente l’installazione di un impianto di spegnimento automatico deve essere effettuata da personale specializzato e qualificato, in grado di valutare le specifiche esigenze dell’ambiente da proteggere e consigliare la soluzione più adeguata.

Tendenzialmente, gli impianti a gas, gas inerti e ad aerosol sono utilizzati per locali CED, archivi storici e cartacei in genere, nonché aree di trattamento e stoccaggio di materie prime altamente infiammabili.

Gli impianti ad acqua invece sono utilizzati in tutti quei luoghi dove non ci sono materiali elettrici/elettronici e hanno lo scopo di contenere e limitare l’incendio dalla fase iniziale fino alla fase di soccorso da parte delle autorità competenti.

Ribadiamo che l’indicazione dell’impianto più adatto all’ambiente spetta all’azienda che si occuperà della progettazione e della messa in opera dell’impianto.