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Manutenzione estintori: caratteristiche e normativa di riferimento [guida]

manutenzione estintori

La manutenzione estintori e, in generale, di tutti i sistemi e attrezzature antincendio, è fondamentale per salvaguardare e tutelare persone, beni e ambiente. È il primo principio per tutti coloro che operano nel campo della sicurezza, come Fiamma Antincendio.

Conoscere il dettaglio di tutte le modalità di svolgimento dei lavori, e della documentazione, tutelano da una parte i Committenti e dall’altra il lavoro delle stesse aziende di manutenzione antincendio.

Manutenzione dispositivi antincendio: normativa e responsabilità del datore di lavoro

I principali criteri da conoscere, per una corretta manutenzione estintori e in generale, di tutti i dispositivi antincendio, riguardano l’attribuzione di responsabilità dell’attività, la documentazione, le norme ecc.

Per quanto riguarda l’aspetto normativo, tutti gli interventi di manutenzione e i controlli sugli impianti e sulle attrezzature di protezione antincendio devono svolgersi nel rispetto:

  • delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti;
  • delle norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionali o europei (o delle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall’installatore).

La manutenzione è regolamentata dalla legge italiana, che prevede che tutti i sistemi ed attrezzature siano mantenuti efficienti nel tempo. Il riferimento è alle:

  • norme UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione);
  • norme  UNI EN;
  • specifiche tecniche  UNI CEN/TS e ai rapporti tecnici  UNI CEN/TR.

Chi ha richiesto la manutenzione, ovvero il committente: essendo responsabile degli ambienti soggetti alla disciplina di prevenzione incendi, deve controllare periodicamente i dispositivi antincendio presenti.  Il riferimento è l’art. 4 DM 10.3.98 che recita: “Gli interventi di manutenzione ed i controlli sugli impianti e sulle attrezzature di protezione antincendio sono effettuati nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, delle norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionali o europei o, in assenza di dette norme di buona tecnica, delle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall’installatore”.

Il datore di lavoro è responsabile di prendere nota delle operazioni di manutenzione e controllo, utilizzando l’apposito registro delle attrezzature antincendio (attenzione! il registro deve essere sempre presente presso l’attività). Tutta la documentazione deve essere correttamente conservata, compresa la dichiarazione di corretta installazione che viene rilasciata dal manutentore.

Il datore deve inoltre informare tutto il personale dell’azienda prima dell’inizio dell’attività di manutenzione, in quanto lo svolgimento potrebbe comportare una temporanea riduzione del livello di protezione antincendio.

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Il rapporto di intervento

Prima di dare avvio alle attività di manutenzione, la persona responsabile deve definire il programma degli interventi da effettuare. Il rapporto di intervento deve contenere alcuni dati fondamentali, tra cui:

  • Informazioni dell’azienda di manutenzione;
  • le specifiche del manutentore;
  • le informazioni sull’azienda cliente e il responsabile.

Sarà poi cura del tecnico di manutenzione aggiornare il rapporto, con le attività svolte, eventuali anomalie riscontrate ecc.

La composizione e il funzionamento degli estintori

Gli estintori sono dispositivi antincendio molto apprezzati, per il loro altissimo potere di spegnimento e per il costo assolutamente non eccessivo. All’interno contengono un agente estinguente, che viene espulso attraverso una pressione interna, e direzionato su un fuoco da spegnere.

Sono due le categorie di estintori, entrambi trasportabili e azionabili a mano:

  1. estintori portatili: di peso inferiore ai 20 Kg;
  2. estintori carrellati: di peso superiore ai 20 Kg, e su ruote.

Gli estintori a loro volta, in base all’agente estinguente che contengono al loro interno che permette lo spegnimento del fuoco, si suddividono in:

  • estintori a  base d’acqua compresi quelli a schiuma;
  • estintori a  polvere;
  • estintori a  biossido di carbonio (CO2);
  • estintori a  idrocarburi alogenati.

Manutenzione estintori: qual è la norma tecnica di riferimento?

La norma che regola la manutenzione estintori è la UNI 9994-1Apparecchiature per estinzione incendi – Estintori di incendio – Parte 1: Controllo iniziale e manutenzione”.  È la norma per operare a regola d’arte.

Che cosa prescrive la norma? Tutte le attività da svolgere per garantirne la massima efficienza, applicabili alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli estintori, ovvero:

1.il controllo iniziale, dall’azienda di manutenzione (esempio: se gli estintori siano manutenzionabili, se le marcature sono presenti e leggibili ecc.);

2. la sorveglianza dell’estintore, effettuata dalla persona responsabile, dopo adeguata formazione;

3. il controllo periodico del dispositivo (almeno semestralmente, entro la fine del mese di competenza);

4. la revisione programmata, effettuata da persona competente. Per gli estintori a polvere la periodicità massima è di 36 mesi, per gli estintori a CO2 di 60 mesi. Diversi i periodi per gli estintori a base d’acqua, e con serbatoio in acciaio Inox. Contattaci per avere più informazioni in merito.

5. Il collaudo, come la revisione, deve essere effettuata da persona competente e la periodicità massima di collaudo per le bombole estintori a CO2 è di 120 mesi.

Ogni estintore in esercizio deve inoltre avere il cartellino di manutenzione, che è generalmente apposto dalla società che effettua il servizio di manutenzione estintori.

Autore: Redazione Fiamma Srl