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Rilevatori antincendio: tipologie e funzionamento

rilevatori antincendio

I rivelatori antincendio sono degli elementi fondamentali per la salvaguardia di cose e persone. Gli attuali sistemi di supervisione, provvisti di dispositivi via cavo e wireless, garantiscono la messa in sicurezza di ogni ambiente: abitazioni private e aziende, effettuando sia un controllo degli accessi, che la rilevazione dell’eventuale incendio.

Il loro utilizzo e installazione deve essere adattato all’altezza degli ambienti, alla classe di protezione o tipologia di obiettivi e alle influenze ambientali in cui devono operare, per non provocare falsi allarmi.

Possiamo suddividere le tipologie di rilevatori antincendio in 5 macro aree:

  1. rilevatori ottici a fascio
  2. rilevatori a camera ionizzante
  3. rilevatori di fiamma
  4. sensori di calore
  5. sistemi a telecamera

Ciò che li distingue è il principio di funzionamento anche se, sempre più frequentemente, i diversi tipi vengono combinati tra loro per aumentare il grado di efficienza.

Il principio alla base del funzionamento dei rilevatori d’incendio

Il funzionamento dei rilevatori antincendio di fumo si basa sulla reazione:

  • alla diffusione della luce (rilevatori fotoelettrici)
  • agli ioni radicali liberi (rilevatori ionici)

La luce diffusa dal fumo è soggetta all’effetto Tyndall (un fenomeno di dispersione della luce dovuto alla presenza di particelle, che puoi approfondire cliccando qui) e, quando raggiunge il ricevitore, viene convertita in un segnale elettronico.

Sensori antincendio ottici a fascio

I rilevatori di fumo a fascio ottico, sono in grado di registrare un calo dell’intensità di un fascio di luce, provocato dalla presenza di fumo.

L’installazione di questi sensori antincendio è indicata soprattutto per grandi ambienti con soffitti alti: un solo rilevatore può infatti coprire una superficie di 1.600mq.

Nella maggior parte dei casi vengono installati in coppia con altri rilevatori, per una maggiore protezione.

Rilevatori antincendio a camera ionizzante

I sensori antincendio a camera ionizzante, basano il loro funzionamento sul controllo delle particelle cariche elettricamente, gli ioni a radicali liberi, contenute nel fumo prodotto dalla combustione.

Questo tipo di rilevatori sono molto sensibili alle combustioni che originano un rapido sviluppo di fiamma, per questo si utilizzano prevalentemente per zone chiuse, in assenza di altri fumi che potrebbero influire negativamente sulle prestazioni (es. fumo di sigaretta), e di apparecchi e dispositivi meccanici che sviluppano forte calore.

I rilevatori devono sempre essere nelle condizioni di operare correttamente in caso di emergenza. È inoltre opportuno non installarli in aree dove sono presenti correnti d’aria o in ambienti soggetti a frequenti ricambi d’aria.

Rilevatori di fiamma

I sensori antincendio di fiamma sono in grado di percepire la radiazione elettromagnetica (luce UV o IR) che viene emessa allo scoppio di un incendio. L’aumento di luce rilevato dal sensore fa scattare l’allarme.

Questo tipo di rilevatori antincendio viene utilizzato prevalentemente per la sorveglianza di spazi aperti e recintati (come, ad esempio, i depositi) o di macchinari dove circolano liquidi infiammabili.

Il loro impiego è consigliato per la sorveglianza in spazi aperti recintati quali depositi, impianti di erogazione di carburanti o altri liquidi infiammabili o per la sorveglianza di macchinari dove circolano liquidi infiammabili.

L’installazione di questi sensori antincendio richiede alla base una buona taratura dei luoghi, per limitare l’eventuale problema di ulteriori fonti luminose che potrebbero ostacolare il corretto funzionamento del sensore.

Sensori antincendio di calore

I sensori di eccessivo calore fanno parte della famiglia dei sistemi di rilevazione incendio, individuando picchi di calore oppure repentine variazioni di temperatura, segnale di imminente incendio.

I sensori termovelocimetrici di nuova generazione, generano una segnalazione di allarme non solo in seguito al raggiungimento di una soglia impostata, ma anche alla velocità di variazione della temperatura in un ambiente. A differenza di quelli definiti “statici” che reagiscono al valore della temperatura stessa.

Questi ultimi vengono utilizzati in assenza di altre fonti di calore come forni o simili. In questo caso infatti le vampate di calore, ovvero i flussi improvvisi, potrebbero mandare in allarme il sensore provocando un falso allarme.

Rilevatori antincendio a telecamera

I sistemi di rivelazione incendio con telecamera rappresentano una nuova ed innovativa soluzione in grado di individuare tempestivamente e in modo affidabile incendi in condizioni ambientali difficili: tunnel stradali, aeroporti ecc.

Il loro funzionamento dipende dall’impiego di un software di “analisi del movimento” in grado di distinguere il movimento del fumo che si sviluppa e quello di macchine o persone. Questi sistemi utilizzano una forma di intelligenza artificiale, e non necessitano di apparecchiature ulteriori rispetto a quelle eventualmente già installate ai fini della sorveglianza.

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Autore: Redazione Fiamma Srl