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Impianto Aerosol antincendio: tutte le caratteristiche

impianto aerosol antincendio

Rispondiamo a 6 delle principali domande sull’impianto Aerosol antincendio: come funziona, quanti anni dura, quali sono i vantaggi ecc.

Fiamma è distributore autorizzato FIRECOM Automotive: le informazioni seguenti sono basate su questo sistema antincendio, prodotto presso lo stabilimento italiano di Paliano (FR).

1. Che cos’è l’impianto Aerosol antincendio?[ torna al menu ]

Il funzionamento dell’impianto Aerosol antincendio si basa sull’utilizzo dei sali di potassio come agente estinguente.

All’interno dei generatori è presente il sale di potassio in forma solida, non pressurizzata, che, nel momento dell’attivazione della capsula pirotecnica, si trasforma in microparticelle polverose che aggrediscono l’incendio e lo soffocano. 

L’impianto ad Aerosol è formato da una linea di generatori che contengono i sali di potassio pressurizzati i quali, una volta attivati attraverso un impulso elettrico, sprigionano l’agente sotto forma di microparticelle polverose.

2. Quali sono i vantaggi del sistema antincendio ad Aerosol?[ torna al menu ]

L’adozione di un sistema di spegnimento automatico ad Aerosol FPG presenta tre principali vantaggi su tutti: 

  1. elevata economicità nell’installazione e nella successiva gestione;
  2. massima flessibilità nel tempo, che permette di adattarlo alle diverse esigenze che si dovessero presentare;
  3. garanzia di 5 anni sui materiali impiegati.

Ma non solo. Esistono anche una serie di vantaggi di natura più tecnica:

    • non prevede la necessità di dotarsi di contenitori in bombole ad alta o altissima pressione;
    • nessuna installazione di tubazioni e raccorderie in acciaio, o di realizzazione speciali;
    • la mancanza delle bombole evita l’obbligo, ed il relativo onere, del ricollaudo decennale delle stesse;
    • installazione degli erogatori estremamente rapida e conseguentemente economica: consistente nel semplice fissaggio degli stessi a parete o soffitto per mezzo di normali stop e di collegamento degli erogatori all’elemento di alimentazione di zona;
    • le linee di collegamento tra gli erogatori e l’alimentatore di comando attivazione sono costantemente controllate contro il taglio o il corto circuito accidentali;
    • non necessita di serrande di sovrappressione (alette per il passaggio dell’aria).

3. Quanti anni dura un impianto Aerosol?[ torna al menu ]

Il prodotto Aerosol Firecom Automotive ha una durata di 20 anni.

(l’articolo continua dopo l’immagine)

impianti aerosol

4. Quali sono le certificazioni di cui è dotato il sistema? E per quali situazioni è più o meno adatto?[ torna al menu ]

Questo impianto Aerosol antincendio è conforme alle norme UNI ISO 15779:2012 ed è indicato per lo spegnimento di fuochi di classe A e B. 

Non è adatto, invece, allo spegnimento di sostanze alkaline o simili, e di sostanze che bruciano in assenza di ossigeno.

5. Qual è il principio di funzionamento di questo sistema antincendio?[ torna al menu ]

L’attivazione dell’erogatore dell’impianto di spegnimento Aerosol comporta lo sprigionarsi di un’alta temperatura, che trasforma i sali di potassio contenuti all’interno da stato solido a stato gassoso. In questo modo i sali vengono espulsi sotto forma di particelle ultrafini, che si depositano sulle fiamme manifestandosi come fumo.

Lo spegnimento dell’incendio avviene attraverso una doppia azione:

  1. fisica: questa azione è legata alle caratteristiche chimico – fisiche dei metalli alcalini dei quali il Potassio fa parte. Esso ha un potenziale di “ionizzazione” fra i più bassi: pertanto anche il modesto apporto di energia dato durante la fase di passaggio di stato è sufficiente a ionizzare, ovvero ad eliminare gli elettroni dall’atomo di Potassio. Un atomo ionizzato è molto reattivo nei confronti degli altri ioni presenti durante la reazione di combustione (incendio): si formeranno quindi istantaneamente composti inerti estremamente stabili che sottrarranno energia alla reazione di combustione sino ad annullarla del tutto. Durante questo processo, essendovi particelle inerti (i sali di Potassio) solide in sospensione, non si verificheranno significative diminuzioni del tenore di ossigeno nell’ambiente, né improvvisi abbassamenti della temperatura (i sali di Potassio sono assolutamente privi di acqua).
    aerosol antincendio
  2. chimica: l’azione chimica del composto estinguente, si sviluppa durante la combustione, momento in cui si formano, per effetto dell’autocatalisi, i radicali liberi. Questi, per loro natura, sono molto instabili e tendono, attraverso reazioni successive, a portarsi ad un livello di stabilità finale. Durante la combustione quindi, oltre a generarsi anidride carbonica ed acqua, si manifestano notevoli quantità di radicali instabili di idrossido (ossidrile OH) che permettono alla reazione di proseguire. Il Potassio ionizzato proveniente dalla scissione del Carbonato di Potassio Idrato, presente nell’Aerosol diffuso in ambiente, reagisce durante la combustione con i gruppi ossidrilici OH (radicali liberi). La sottrazione dei radicali liberi per effetto dei legami di cui sopra, non alimenta più la combustione che a questo punto s’interrompe.

L’azione estinguente dell’Aerosol di sali di potassio non avviene né per soffocamento (decremento di ossigeno) né per raffreddamento (come nell’acqua), ma con un meccanismo simile a quello delle sostanze alogenate, ovvero attraverso una reazione – reazione terminale della catena – indotta dallo stesso incendio.

6. Da quali componenti è formato l’impianto Aerosol antincendio?[ torna al menu ]

L’intero sistema si interfaccia con un’unità ausiliaria chiamata UA-5. Questa unità è composta da 5 linee che possono supportare un massimo di 10 dispositivi estinguenti ciascuna. Il suo comando di attivazione è elettrico a 24 Vcc ed è immediato verso gli erogatori.

Ogni erogatore è associato ad un box di connessione, studiato appositamente per connettere più facilmente e rapidamente tutti gli erogatori. Esistono due versioni di box: 

  1. singolo
  2. doppio: utilizzato quando due erogatori di Aerosol risultano adiacenti.

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Autore: Redazione Fiamma Srl